Cime Tempestose – Amore? No, grazie!

“Io non mi dichiarai mai a voce: ma, se gli sguardi hanno un linguaggio, anche il più autentico imbecille avrebbe potuto accorgersi che ne ero innamorato cotto”

Forse non ho ancora ben in mente come evolverà questo mio blog, certo è che voglio parlare della mia vita – quale grande egocentrica sono –
Questo indica che a filo intrecciato vanno anche gli argomenti di letteratura, i film e l’arte.

E allora mi sembra che parlare di Cime Tempestose sia un grande classico, un ever green insomma!

Ah l’amore, il tanto amato, sofferto e desiderato amore.

Bene, io Cime Tempestose l’ho trovato tutto tranne che romantico.

Già sento orde impazzite di donne che mi dichiarano esilio a vita, eretica e profana.

La sincera verità è che io tale libro l’ho letto ad un’età adulta, dove i pensieri romantici ormai erano stati seppelliti con la vanga sotto strati di disprezzo e ribrezzo verso il genere maschile.
E quindi forse ero fuori target, forse ormai ho l’animo troppo cinico.

Ma ciò che di giusto c’è da dire è che Cime Tempestose è e resterà un capolavoro per tutte noi donne. E non perché c’è l’amore vero, quello che tutte noi sogniamo.
Ma perché in quelle pagine c’è la profonda verità che le donne di ogni tempo hanno combattuto per la propria individualità e che la Bronte nonostante fosse figlia di quegli anni di soprusi femminili, abbia aspramente criticato la donna sottomessa e reso meschino l’uomo violento.

Un libro che per l’epoca fu sconveniente, erotico ai massimi livelli -anche se a stento si può comprendere una velata manifestazione di un bacio e un abbraccio che comunque arrivano tardi, quando ormai Catherine sta per morire – perché per la prima volta in epoca vittoriana si parlava di sessualità e di desiderio provato non solo da parte degli uomini ma anche delle donne.

L’egoismo vero per amore, un matrimonio dettato solo dalla scaltrezza dell’animo femminile mentre sotto la superficie divampava la lussuria mai trattenuta a pieno negli occhi di Catherine.

La Bronte non salva nessuno nel suo libro, sono tutti esseri imperfetti e terribili. La cosa che si ama di più forse è la rivalsa che ha Linton Heathcliff a fine libro, quando finalmente diventa il perfetto gentiluomo quale lui era sempre stato; perché qualsiasi fiore, seppur schiacciato, resta sempre un fiore, come una gramigna che seppur curata e amata sotto il caldo sole resta sempre una gramigna infestante.

Quanto detto prima e quest ultimo punto è ciò che in realtà resta di più impresso nella mia mente.

La capacità di essere quello che si è veramente al dispetto di ogni circostanza, oltre tutto ciò che ci viene detto e che gli altri credono di noi e che col tempo ci porta a credere di essere veramente!

Tutto ciò che concerne poi Heathcliff e Catherine, dal mio punto di vista, è un’ amore incosciente dettato dalla lussuria e dall’esaltazione della figura dell’amato, una Co-Dipendenza malata che fa ammalare il cuore quando si pensa di non essere corrisposti e che porta anche alla morte.

Mi riesce difficile credere alla mia età che questo sia vero amore! Mi rifiuto di credere che debba essere così!

“Lui è me più di me stessa. Di qualunque cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono le stesse”

E fattelo dire Catherine non è bella cosa avere lo stesso animo di Heathcliff.

Tutto questo per dire cosa? Non voglio certo fregiarmi a critica letteraria, sono solo un’amante e appassionata lettrice come tutti; leggendo ci immergiamo in un mondo che poi facciamo nostro e lo metaforizziamo al pari della nostra vita.

Ebbene con Cime Tempestose ho capito che se neanche Catherine, con tutti i soldi possibili, la bellezza ultraterrena, l’amore vero e i piani diabolici per accaparrarsi il marito bello, ricco e che la ama e nel frattempo tenersi buono l’amante, è riuscita a scampare alla pazzia che affligge tutte noi donne e alla sofferenza di un cuore spezzato, non vedo perché io debba riuscirci!

Grazie Catherine per avermi insegnato a vivere con più cinismo le mie storie d’amore!

Come se ne servisse altro …

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. wwayne ha detto:

    Anche questo film ha detto cose profondissime sull’amore: https://wwayne.wordpress.com/2019/06/01/in-viaggio-verso-te/. L’hai visto?

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    1. Vale Relli ha detto:

      Purtroppo non l’ho visto. Ma leggendo la tua recensione recupererò sicuramente.
      La metafora sull’Odissea mi è piaciuta molto, non l’avevo mai analizzata da quel punto di vista.
      Fa sempre piacere riscoprire i grandi classici.

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      1. wwayne ha detto:

        Sono totalmente d’accordo. Il film lo trovi in dvd. Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie per la risposta, e buon Natale! 🙂

        Piace a 1 persona

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