
Qualche giorno fa sono andata dal parrucchiere per una bella ristrutturata.
Voi non lo potete di certo sapere ma io sono riccia e se qualcuno li fuori mi legge e ha i capelli come i miei può capire il disagio vero.
Capelli secchi, nel mio caso sottilissimi, tanti e tendenti al crespo.
Ci faccio di tutto, li curo un casino ma i risultati spesso non mi piacciono.
Cosa non faccio? Andare dal parrucchiere! Perché uso i prodotti naturali, perché i professionisti non sanno trattare la stragrande maggioranza dei capelli ricci, perché spendere tanti soldi per loro non mi va e preferisco farlo per cose che amo davvero – Come una vacanza low cost a Bruxelles due giorni, totale 50euro… e non scherzo mi è arrivata l’offerta su TriVaGo -.
Il parrucchiere lo odio -mi scuso già con la categoria se qualcuno si sentisse offeso, ma è più forte di me, nulla di personale. Probabilmente con tanti di loro, finito di lavorare potrei prendermi un caffè e passare una notte a farci le treccine; ma nel salone, sembra quasi che assumano altre sembianze -stanno sempre li a chiacchierare, sono quei tizi che ti stanno sulla testa e che ti osservano in ogni minimo dettaglio della tua immensa imperfezione; molti di loro sono capaci di abbattere l’autostima anche ad una top model perché comunque, in qualunque caso i tuoi capelli hanno dei problemi, non li curi abbastanza, tesoro ma cosa hai combinato?. Perché diciamocelo quando si va dal parrucchiere non si è quasi mai al massimo della forma dei propri capelli, altrimenti non ci andrei mi pare evidente.
Quindi in sostanza ci sono andata perché era più di un anno che non mettevo piede in un salone.
Vi prego non giudicatemi.
Risultato ora ho i capelli molto più corti ma sani.
Sono andata in uno di quei saloni chic che promettono di risolvere i casi più disastrati, di farti diventare una sorta di Valeria Marini con 30anni di meno.
La cosa che più ho apprezzato sono state le poltrone riscaldate e massaggianti, la proprietaria che mi offriva tisane e pezzi di pandoro. In questo modo mi è sembrato un posto meno brutto e spaventoso, forse avevano percepito il mio panico da gazzella braccata!
Mi sentivo una diva.
La vera esperienza magica è stato il posto!
Quindi sono arrivata alla conclusione che Si io odio il parrucchiere, tutt’ora non posso sopportarlo ma farlo in un salone a cinque stelle è molto meglio che in un parrucchiere dei cinesi – senza nulla togliere a loro perché ci sono anche quelli molto competenti; la differenza sta nell’attenzione che ti danno, la possibilità di sentirti figa e importante per una volta -.
Perché come disse la sempre eterna Marilyn Monroe: “E’ sempre meglio piangere in una Rolls Royce, che in un tram affollato”
