La verità oltre le apparenze

Foglio bianco su di un display illuminato e il vuoto cosmico di quello che voglio dire, anche se fino ad un attimo fa sembrava tutto abbastanza chiaro.

Essenzialmente siamo incapaci noi ragazzi degli anni 90 di trovare il così tanto osannato e mai vecchio “posto nel mondo”. Direi che in realtà sia una inadeguatezza che tutti i trentenni sentono; la provavano gli hippie alla soglia degli anni 80 e lo cantava anche Raf, prossimo all’inizio dell’ultimo decennio del novecento -Cosa resterà, di questi anni ottanta? –

La vita che sognavo da ragazzina era completamente diversa: a quest’ora avrei dovuto avere almeno un matrimonio consolidato alle spalle, una bella casa, sarei stata una giornalista, avrei avuto un cane, girato almeno la metà del mondo compreso di India e Giappone, sorvolato il cielo con un paracadute.

Di fatto invece sono ancora all’università a studiare per una laurea in medicina che forse non arriverà mai, ho sconfinato l’Emilia Romagna solo un paio di volte e tutti gli uomini della mia vita sono stati un ammontare di disastri colossali da richiedere l’isolamento permanente in baita con il nonno di Heidi.

Ah però il cane ce l’ho, anzi ne ho due … e anche un gatto.

Sono nata e cresciuta a Roma, ho finito i miei anni di studi e piena di sogni e speranze sono partita per andare a studiare in Albania, ho iniziato l’università li per qualche anno poi, appena possibile sono tornata in Italia per cercare di finire il percorso. Non sono tornata a casa ma vivo attualmente a Latina. Da quando ho diciotto anni vivo da sola, cambiando coinquiline tanto quanto cambio i calzini; faccio la raccolta punti all’Acqua e Sapone per comprarmi lo zerbino della porta e accumulo i bollini dei pasti consumati dal Ristorante Cinese vicino casa.

I Disastri bussano alla mia porta ogni giorno.

La vita è un casino e sto cercando la mia meta.

Questo è solo uno spazio di condivisione, solo uno spazio in più.

Vorrei che le persone che sono li fuori non si sentissero sole, perse in una realtà che non avevano progettato, disorientate nel cercare di capire da quale parte volgere lo sguardo. Siamo tanti, siamo diversi eppure tutti, a modo nostro, cerchiamo la felicità.

Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,

siate un arbusto nella valle,

ma siate il miglior piccolo arbusto sulla sponda del ruscello.

Siate un cespuglio se non potete essere un albero.

Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.

Se non potete essere il sole, siate una stella;

non con la mole “vincete o fallite”.

Siate il meglio di qualunque cosa siate!

(Douglas Malloch)

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Grande, ironico e funny! Mi ritrovo alla grande, io maestrino elementare in esilio a Venezia 😖😂

    Piace a 1 persona

    1. Vale Relli ha detto:

      Mi piace come inizio! Dovresti raccontarlo in una delle tue storie

      Piace a 1 persona

  2. Sì potrebbe essere un’idea 😉

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...